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Il Cammino delle Sante è un itinerario in Lovere che racconta
l’esperienza di vita particolarissima di Bartolomea e Vincenza,
due donne loveresi che hanno saputo vivere una scelta
radicale e totalizzante dell'Amore, i cui frutti
sono ancora oggi ben presenti e visibili in tutto il mondo.

Video di Sand Art che racconta la vita delle sante. Illustrazioni: Nadia Ischia, Voce recitante: Laura Lotti

Da Lovere al mondo

via santa Bartolomea Capitanio

- TAPPE DEL CAMMINO -

Il Cammino si snoda nelle viuzze e scalinate del Borgo antico, proprio quelle che le due Sante percorrevano ogniqualvolta dal Conventino, prima sede dell’Istituto che raccoglieva le prime giovani della Congregazione delle Suore di Carità ed avente per scopo “opere di misericordia”, si recavano nelle case di ammalati, orfani, poveri, bisognosi di assistenza fisica e spirituale.

viuzza di Lovere
Mappa del cammino Sante Lovere.png
casa natale di Vincenza Gerosa

Si consiglia come luogo di partenza Piazza Tredici Martiri, da dove si imbocca via Cavallotti; al civico 10 si trova la casa natale di Santa Caterina Gerosa che dopo i voti si farà chiamare Vincenza. La sua famiglia si occupava di commercio di pellami e disponeva di buone risorse economiche che la figlia non esitò a destinare in opere di solidarietà e condivisione con i bisognosi del paese. Una targa in marmo posta sopra il portale di pietra arenaria ricorda questo luogo. 

Casa natale di Vincenza Gerosa

Attraverso una scalinata si supera quello che in passato era un ripido selciato detto “Rizzo dei Santi” (termine che indica erta) e si entra nel Borgo antico. Si prende a sinistra via Gramsci e subito si viene avvolti da una ambiente medioevale fatto di vicoli, torri, antiche scale che hanno conservato un’atmosfera di altri tempi. Al civico 27 si incontra la casa natale di Santa Bartolomea Capitanio, evidenziata anch’essa da una targa in marmo; si può quasi percepire la vicinanza, anche fisica e gli stretti contatti che le due Sante hanno da sempre mantenuto e quante volte, accompagnandosi di ritorno dalle loro missioni, si saranno salutate sull’uscio di casa. 

targa della casa di Bartolomea Capitanio in Lovere

Casa natale di Bartolomea Capitanio

Entrata della chiesa di S. Giorgio in Lovere

Salendo pochi metri oltre, a destra, si incrocia una scala che ha conservato il primitivo assetto medioevale: è il Portichetto S. Giorgio, uno dei tanti percorsi che permettevano ai loveresi di trasferirsi rapidamente dalla parte alta del paese a quella a lago, o risalirvi, essendo distribuito l’abitato di Lovere su livelli diversi, allora come adesso. È questo un passaggio che le due Sante percorrevano ogni qualvolta si recavano per la S. Messa nella vicina Chiesa di S. Giorgio, la stessa nella quale, la mattina del 21 novembre 1832, assistettero alla S. Messa celebrata all’altare dedicato alla Madonna dello Spasimo che riporta l’immagine trecentesca della Pietà, prima di prendere i loro Voti presso il Conventino. Allo stesso altare si trovano le Reliquie delle due Sante che ogni anno, il 18 maggio, vengono portate in solenne processione per le vie del paese.

Chiesa di S. Giorgio dove furono battezzate le sante loveresi

All’uscita della Chiesa, di fronte al portale, si prende via S. Giorgio e dopo un breve tratto in discesa si incontra un’edicola con una elegante fontana in marmo.

È questo, per la tradizione orale, il "Luogo dell'Obbedienza"  dove la Gerosa, affranta per la morte di Bartolomea, fu sollecitata dai sacerdoti di Lovere a proseguire l'opera da poco iniziata. Nelle due nicchie dell’edicola sono state poste due raffigurazioni artistiche delle Sante secondo le loro attitudini apostoliche, commissionate dalla Parrocchia di Lovere, opera del Maestro loverese Aurelio Bertoni.

Fontana dell'obbedienza in Lovere
Fontana dell'Obbedienza in Lovere

Il luogo dell'Obbedienza

Fontana dell'obbedienza in Lovere

Proseguendo in via Bertolotti, prima della strettoia si devia a sinistra e si percorre la caratteristica via Mazzini per ritrovarsi in Piazza Vittorio Emanuele II (piazza Vecchia).

Siamo nel centro del Borgo antico, dove si dipartono le strette viuzze medioevali e dove si può ammirare la trecentesca Torre civica ed il Palazzo del Podestà. La Torre è dotata di una agevole e sicura scala che conduce fino alla cella campanaria da cui si può godere una splendida vista su tutto il paese ed il lago con le montagne che fanno contorno.

Torre civica di Lovere

Torre Civica e il Palazzo del Podestà

Lasciata la piazza, si prende per via Matteotti, anch’essa lastricata con i caratteristici blocchi in granito che resistevano al passaggio continuo dei carretti carichi di gesso provenienti dalla vicina Cava; dopo un breve tratto si incontra il "Luogo della Missione" collocato sopra la fontana detta dei “due cannoni” dal nome della vicina osteria, oggi scomparsa.. È questo il luogo in cui si vuole fare memoria della precoce vocazione missionaria dell’Istituto. Risale infatti al 1860 la partenza da Lovere di cinque sorelle per l’India. Sopra la fontana vi è una raffigurazione pittorica, intitolata “Alleluja”, opera degli artisti Alfred Khedi e Cristina Mora che rappresenta la forza “esplosiva” dell’amore per il prossimo che dal Santuario, raffigurato piccolo e lontano, ha raggiunto quattro Continenti. Sui bordi è riportato un brano della lettera di Don Angelo Bosio, direttore spirituale delle Sante, che saluta le suore in partenza.

Frase di Don Bosio nella raffigurazione pittorica Alleluja
Raffigurazione pittorica Alleluja

Il luogo della missione

Girato a destra l’angolo e lasciata alle spalle l’imponente Torre Alghisi, si sale per via S. Capitanio.

Già da lontano, su un muro di confine dell’Istituto, appaiono i vivaci colori del dipinto “Amen”, opera degli stessi artisti Khedi e Mora. È il "Luogo del Crocifisso" che vuole ricordare la grande fede che le due Sante hanno saputo trarre dall’esempio di Gesù.

Raffigurazione pittorica Crocifisso

Il luogo del Crocifisso

Siamo ormai nei pressi del Santuario, la cui elegante e slanciata linea si intravede sullo sfondo di via S. Gerosa, percorrendo la quale ci si ritrova nello spazio antistante la Chiesa, recentemente intitolato “Largo Sante loveresi” da cui si apre una splendida vista sul lago. 

Largo Sante Loveresi
Scorcio del santuario, uno dei borghi più belli d'Italia

È questo il "Luogo della Carità". Il fondo in porfido riporta in un rosone la parola Caritas da cui si dipartono raggi con intarsiato il nome dei 19 Paesi in cui si trovano le missioni dell’Istituto.

Non resta che entrare nel Santuario e lasciarsi affascinare dai dipinti, mosaici, vetrate, colonne e capitelli in marmo che contornano le urne di Santa Bartolomea e Santa Vincenza, vissute due secoli fa, ma sempre vive grazie al loro grande amore per il prossimo.

Vista dall'alto del piazzale del Santuario di Lovere con la carità al centro come un sole con raggi

Il luogo della Carità

belvedere del piazzale davanti al santuario di lovere

Alcuni link utili:

Lovere eventi

www.lovereeventi.it

Virtual tour di Lovere
www.lovereeventi.it/virtual-tour/

Cammino dell'Alta Via delle Grazie
www.altaviadellegrazie.com

- LINK LOVERE -

Cartina turistica di Lovere

Panoramica di Lovere verso il porto
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